24 novembre 2012

Strane stranezze

Ieri sera ho ghignato con Jerome K. Jerome. Le risate mi sono uscite mentre aiutavo la Caju a tradurre alcuni passaggi di Three Men in a Boat per una verifica scolastica. Fruirne così al rallentatore ha accentuato l'effetto comico degli stranianti atteggiamenti dei protagonisti e dopo un po' anche in Francesca il fastidio di dover protrarre gli studi fino a tarda ora ha lasciato il passo a un genuino divertimento.
Frattanto il patatino si era addormentato anzitempo sul divano-letto ancora chiuso e punteggiava il nostro lavoro con una serie di interventi affabulatori assolutamente incomprensibili. Alla fine l'ho dovuto svegliare per poter fare il letto, ma lui tirandosi su non è uscito completamente dal regno di Morfeo e anzi si è messo a parlare un grammelot sonnambulo mentre, afferrandomi la mano che gli avevo porto, procedeva a massaggiarmene polso e palmo, proprio dove mi doleva. L'ho lasciato fare, sorridendo tra il divertito e l'estatico, e dopo circa mezzo minuto è come tornato in sé, e presentando il suo solito aspetto di dormiveglia è andato a fare l'ultima pipì, ha indossato il pigiama si è infilato sotto le lenzuola che intanto avevo steso e rimboccato, risprofondando nel sonno, stavolta scevro da spettacolarità.

5 commenti:

  1. quindi house e home coincidono?
    (spin)

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    1. ;-)
      [che lusso avere una lettrice e commentatrice così attenta]

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    2. si fa quel che si può

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  2. Io di recente mi sono abbastanza identificato con "l'uomo dalle 107 malattie mortali". Nemmeno io mi son trovato i sintomi del ginocchio della lavandaia, in compenso il piede d'atleta sì ed è da là a quanto pare che è partito tutto. La nostra chihuahua se mai la portassimo in barca potrebbe essere credo una convincente controfigura di Montmorency.

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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