14 giugno 2012

Tu, per esempio, come osi?

Ci sono persone che frenano e persone che si buttano, nel senso di osare. Tutte, sicuramente, lo fanno perseguendo il bene per sé.
Immagino che in una sorta di dialogo tra la propria anima, per così dire, e la parte di sé che le custodisce o le guida, ovvero, altrimenti detto, tra il sentire e la ragione, le prime abbiano complessivamente una considerazione positiva per le sofferenze evitate ("Vedi, ti ho preservato da quell'esperienza perché successivamente ti avrebbe potuto causare dolore." "Brava, grazie."), mentre le seconde il freno lo mordano ("Vaffanculo, mi hai precluso tale e tale godimento, chissenefrega del ginepraio che avrei poi dovuto attraversare!") e sebbene non possa ragionevolmente attribuire maggiore saggezza a queste ultime, sento di esservi proclive.
L'importante è che buttarsi mantenga il senso di osare e non quello di finire tra i rifiuti.

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a cura di Giulio Pianese

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