07 aprile 2010

Tic TAC

Tic, m'hanno ripristinato la linea sul cellulare.
TAC, l'ho fatta e son sopravvissuto.
Tic, alla fine le cose non sono mai gravi come ti sembrano, ma mentre ci sei in mezzo non innervosirsi non è facile.
TAC, Se doveva morire sarebbe già morto, Ma tanto avevo firmato che erano cazzi miei, Eh già, ma qua anche se scherziamo e ridiamo, le cose le facciamo bene.
Tic, una rubrica da ricostruire piano piano, tra messaggi cui rispondere, chiamate per tranquillizzare e contatti imprescindibili.
TAC, Lei m'ha fatto da anestetico estetico! Alla fine non ho potuto fare a meno di dirlo all'addetta che chinandosi mi aveva chiesto se sentissi il liquido di contrasto.
Tic, i contatti si possono mantenere in tanti modi, ma il primo è ricordarsene, anche a distanza di tempo e di spazio.
TAC, il fatto è che m'ero distratto ad ammirare il bellissimo disegno delle sue labbra, sia benedetta la sua fattrice.
Tic, TAC: quali labbra? M'ha chiesto un blogger vecchio porco quando gli ho raccontato l'episodio al telefono.

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a cura di Giulio Pianese

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