20 aprile 2007

Allergia, allegria!

Il prezzo da pagare l'ho pagato, l'altra mattina. Intrufolatomi anch'io come altri genitori nella zona atleti, mi sono steso sul prato e ho visto gare: di corsa, di lancio, di salto. Sole, erba, vociare e risate. Ah, e polline. Quello c'era di sicuro, non l'ho visto ma l'ho sentito, poi.
I bimbi son stati tutti bravissimi, quelli veloci come schegge ma anche le patatone che durante i 30 metri piani sono tornate indietro a raccogliere il cappellino caduto, raddoppiando i tempi. Si sono divertiti da matti, specialmente dopo aver superato l'emozione iniziale. Così sono giunti al salto in lungo esaltati e tranquilli, un ossimoro che li ha portati a prestazioni super. "Mi hanno dato centoquavrantadue, papi!" (Evvai pasticcio, t'avrei incoraggiato comunque, ma davvero 1 m e 42 da fermo secondo me è niente male).
Biglietto d'ingresso personalizzato: una crisi allergica da lacrimazione e starnuti a raffica per qualche ora, finché non ho potuto guadagnare un po' di pace con una lunga doccia.

Torna più che mai in auge il Lamento dell'allergico, che ripesco dal sito dei Maltusiani&C:
Il polline impera,
attendo la sera,
ma senza collirio
è tutto un delirio.

Di qui alla vendemmia
sarà la bestemmia
il sol corollario
a questo sudario.

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a cura di Giulio Pianese

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