15 novembre 2006

Boccaccia mia

Ieri ho fatto una gaffe, ma una di quelle imperdonabili: vedendo che avevo preso questo titolo di Izzo (da regalare), la libraia ha espresso il suo entusiasmo per l'autore marsigliese, del quale ha dichiarato di aver letto tutti i libri tranne due. Così ci siamo messi a parlare, e l'originale, e la traduzione, ma com'è bravo, com'era bravo, e quello è un pugno nello stomaco ma ne vale la pena e poi, a un certo punto, con la nonchalance più maldestra del mondo, en passant, raccontandole la reazione di un'amica nello scoprire [una certa cosa] ho rivelato alla mia interlocutrice il finale di Solea! Avevo capito chissà come che l'avesse già letto e invece, mamma mia, mi sono sentito davvero mortificato, sebbene lei, pur dispiaciutissima, provasse a minimizzare.
Niente da fare: imperdonabile. Sono uscito dalla libreria sapendomi più coglione che mai. Più tardi, però, dopo essere andato a prendere i bimbi, ci sono tornato con loro a portarle dei dolcetti e lei è scoppiata a ridere.

A Lorenzo, a Francesca e alla sua amichetta Bianca avevo raccontato la vicenda ed esemplificato:
- Un po' come se svelassi alla Cajuina (appassionatamente impegnata a leggersi l'intera serie di Salgari) che alla fine...
- No, papà!
- ...che alla fine, Sandokan...
- No, dai, non farlo, uffa!
- ...che Sandokan alla fine... diventa una femmina.

Uahr, uahr, uhar, scoppi di risa in Bianca e Lorenzo, il quale inoltre condiva con varie smorfie la soddisfazione per la battuta, quasi una rivalsa sull'eroe preferito della sorella.
Francesca invece s'è indignata e financo offesa. Toccale tutto, ma non il suo pirata prediletto.

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a cura di Giulio Pianese

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