28 gennaio 2006

Primarie sindaco Milano

Domani 29 gennaio 2006 andrò al circolino della Bovisa a votare alle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Milano.

Voterò Dario Fo.

C'è chi obietta che pur trovandolo "straordinario come artista, come attore, come uomo di teatro" non lo trova plausibile come "bravo amministratore" e che, per dire, non affiderebbe il proprio condominio a un bravo pittore.

Rispondo che il paragone col condominio non regge, perché un sindaco può sempre e comunque contare su competenze di supporto, per cui si avvarrà della consulenza dei tecnici per le questioni tecniche, dei ragionieri per quelle contabili e così via, ma per guidare una città non basta essere un buon tecnico o un buon ragioniere, occorre anche avere la capacità mentale e il coraggio di provare a sovvertire le solite logiche.

Esempio: a Fano, qualche anno fa, avevano inserito dei bambini nel consiglio comunale, utilizzandoli come consulenti, per provare a ripensare la città anche in funzione loro.
In genere, invece, le città sembrano pensate in funzione dell'automobile, che cessa di essere strumento per farsi tormento.

Per migliorare davvero, occorre la volontà di scegliere il meglio per la collettività e non solo per gli sponsor.
Per questo non è nemmeno sufficiente l'onestà di base, quella che non infrange la legge. Serve anche l'incoscienza di chi non ragiona in base a miopi calcoli politici o di visibilità.

Dunque voterò Fo, che peraltro trovo bravo ma non sempre straordinario.

Confortante, se vero quanto mi hanno riferito, il fatto che tutti i partecipanti alle primarie del centrosinistra entreranno nella squadra del candidato sindaco.

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a cura di Giulio Pianese

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