22 ottobre 2004

Rrrrrrrrumba!

A mí me gusta bailar con una negra culona
que tenga mucho culo y lo sepa menear.
La gracia de este ritmo es de saber mover el culo
la gracia de este ritmo es de saberlo menear.
Toma, negra culona, la flor de mi platanito,
toma, negra culona, la flor de mi platanar.
(Rumba popular políticamente incorrecta)
Wow, giri un po' e ritrovi di tutto in questo coacervo malpixellato. Dico "ritrovi" perché questa la cantavano le mie amiche giocatrici del Colibrì, una squadra di basket minore di Bolzano della quale fui tifoso alla fine degli anni '80, in particolare nella stagione 1988-89. Anche perché ero lassù a fare il militare.
Come ho già detto più volte, sono fortunato. Nella circostanza, capitai in una città dove potevo contare su un notevole numero di felici conoscenze, tra le quali annoveravo e tuttora annovero amici per la pelle da cui spero di non distaccarmi per tutta la vita. Tramite loro entrai nelle grazie di quelle belle e simpaticissime giocatrici, che mi coccolarono affettuosamente nei mesi della mia permanenza altoatesina.
Una volta, al rientro da una licenza, passai a salutare la combriccola riunita in un bar e le fanciulle mi saltarono addosso festose, regalandomi per un altro istante l'oblio di ogni malinconia da najone. Al che un avventore mi squadrò da capo a piedi (mettendoci pochissimo, peraltro) e mi chiese tra lo schifato e lo stupito: "Ma che profumo usi?"
E che ne so, il fatto è che A mí me gusta bailar con una negra culona...

N.B.: non sono razzista: mi piacciono anche donne di altri colori!

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a cura di Giulio Pianese

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