Per fortuna sono andato in treno, così ho avuto modo di farmi accompagnare in viaggio da Marcela Serrano, addolcendo i distacchi. Proprio le pagine sul tema del tempo sviluppate con meravigliosa sintesi in
Antigua, vita mia sono state maestre durante l'attesa per le coincidenze. E non solo quelle ferroviarie.
Peccato non avere ampliato gli itinerari ad libitum.
Per fortuna sono passato dalla stazione, così ho potuto chiacchierare un po' con
Cristiano e
Chiara incontrati lì per caso (o per sincronicità degli eventi, come direbbe il
bardo).
Peccato la sera prima i minuti di libertà dagli impegni già presi fossero pochi, appena sufficienti a un rapido giro di saluti.
Per fortuna mi sono svegliato in tempo utile a farmi un giretto in quella che mi è parsa una località turistica a giudicare dalla tranquillità del passeggio mattutino per il centro piacevolmente soleggiato.
Peccato non avere prolungato il soggiorno.
Per fortuna ho avuto la volontà necessaria a tenere a bada le pulsioni sollecitate dalle mie narici all'incontro
ravvicinato con il profumo azzurro già riconosciuto e fatto fotografare.
Peccato avere dovuto tenere a bada quelle pulsioni.
Per fortuna
chi per un soffio non c'era si è fatta poi sentire al telefono.
Peccato il telefono trasmetta solo il ricordo della radiosità percepita.
Per fortuna il telefono era acceso anche la notte precedente.
Peccato col telefono non funzioni il teletrasporto.
Per fortuna le persone con cui ho condiviso il
palco mi sono piaciute (o già mi piacevano).
Peccato la limitatezza umana non permetta la trasmissione simultanea di contenuti espressivi differenziati e adattati ai diversi destinatari presenti e potenziali.
Peccato: non siamo dei.
Per fortuna siamo dei... bei tomi. In grado, spesso, di cogliere il meglio dalle situazioni.
Per questo, e per fortuna, ad
Asti mi sono divertito, sono stato contento di rivedere o incontrare per la prima volta parecchie persone piacevoli, interessanti, belle, simpatiche.
Nota: gli aggettivi di cui sopra non sono facilmente cumulabili, ma in alcuni casi sì, eccome, anzi, sono parchi... evviva la natura!
Ri-conosciuti di persona:
Buba, Donatella,
Mitì,
Effe,
Ruggero, Silvia, Elisabetta,
Alice, Paolo,
Fraps,
Narsil,
Titti e i suoi cari,
Massimiliano, Chiara, Cristiano,
Davide... e poi i commensali raggiunti a cena, sui cui nomi la memoria ha dapprima navigato dietro l'etichetta di un favoloso Barbera:
Margherita,
Mia, Renato...
Ho saputo in seguito che tra il pubblico c'erano anche:
Zanna,
Northfromhere,
Luca Ruella,
Angelocesare...