24 aprile 2004

Era meglio morire da piccoli?

Ieri ho partecipato anch'io al BlogRodeo, rispondendo alla domanda con questo contributo:
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“L’infanzia è l’età più bella…” “Beati loro: che se la godano, questi bambini, finché possono!” “Si è giovani una volta sola.” “Cosa c’è di più bello dell’adolescenza, quando hai tutta la vita davanti?”
Tutte puttanate.
Pronunciate da chi ha una cattiva memoria, da chi proietta sugli altri l’ombra delle proprie frustrazioni attuali, da chi crede di vivere e invece replica stancamente lo stesso copione anno dopo anno, stagione dopo stagione, mezzastagione dopo… no, quelle non ci sono più, già.
Puttanate enunciate da chi non ricorda le piccole grandi angosce dell’infante che teme d’essere abbandonato o che si sente trascurato. Le stizze del bambino che si crede ingiustamente limitato da regole incomprensibili. I sensi di vuoto di quando più che la vita davanti, si sentiva il baratro intorno. E i tabù, e l’ignoranza, e i pregiudizi da essa derivati. E il peso delle aspettative altrui: cosa farai da grande? Cazzo, lasciami vivere qui e ora.
Vivere qui e ora. Questo poi, volendo, lo si impara. E in tal caso, ciascun istante attraversato consapevolmente varrà più di qualsiasi batuffolo di peli. E sarà valsa la pena di bruciarseli. Vivendo. Senza interrompersi, senza stagnare. Vivendo e gustando. Senza smettere di affinare la capacità di cogliere tutto ciò che può pervenire ai cinque sensi. E magari scoprire che sono sei o sette, in realtà. Vista gusto tatto udito olfatto anima e amore. Oppure otto, se ci aggiungiamo quel piccolino che qualcuno avrebbe voluto far morire dentro di noi.
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Per la cronaca: ha vinto il contributo di gio.x, spiccando con merito tra diversi altri frammenti sicuramente validi.

I precedenti vincitori (e temi) del rodeo online sono stati:
dougx ("Dopo il primo bacio che ti darò")
gabryella ("Parla la tua lingua, l'italiano, e c'è una luce nel suo sguardo che è una mezza speranza")
Ardesia (“Mi tolgo le mutande, così facciamo prima”)
mem ("Da piccolo non mantenevo le promesse")

L'appassionante gioco non si ferma qui: prossimo appuntamento lunedì 26 aprile ore 13.

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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