30 dicembre 2003

Ci si diverte un sacco

Vorrei farmi sponsorizzare dall'Alitalia o da qualche altra compagnia aerea. Mica per altro: per i sacchetti, quelli per il vomito. Sarebbero utilissimi qui, appesi al collo di ciascun componente della GFA, la grande famiglia allargata, colpita in modo trasversale e fantasiosamente combinatorio da un virus influenzale.
Un virus le cui conseguenze ti fanno ripensare ai Monty Python, la scena al ristorante in cui il cameriere chiede: "Come sta?" e il bulimico cliente risponde: "Meglio... meglio che mi porti un secchio".
Finora l'ho scampata, ma per domani sera, in luogo dei botti, proporrò un'olimpionica gara di rutti.

29 dicembre 2003

Happy Trails

S'intitola così un LP dei Quicksilver Messenger Service (1969), uno dei miei gruppi preferiti nell'ambito della west coast.

Fu tra i 4 vinili che inaugurarono la mia discografia adolescenziale nella seconda metà degli anni settanta.
Lo ricordo con orgoglio e ancora oggi lo considero un riferimento imprescindibile nonché un piacere per le orecchie e l'animo.
Happy trails to you, until we meet again,
Happy trails to you, keep smilin' till then.
Happy trails to you, till we meet again
Buon viaggio, dunque.

28 dicembre 2003

Neve!

Già al risveglio, paesaggio incantevole e ovattato, mentre fiocchi generosi accarezzavano l'aria. Per tutto il giorno non ha smesso di nevicare, qui nella valle dell'Elvo. Dopo essermi divertito a spalare, sono uscito a passeggiare con Meg, affettuosa femmina di pastore australiano che mi sa sensibile ai suoi guaiti. Siamo andati avanti fino a lasciarci imbiancare, fino a confondere cielo e sfondo montano. Bella soddisfazione anche essere ubbidito perfettamente nonostante avessi tralasciato il guinzaglio (una piccola lezione anche questa?).
Spalare, camminare, ammirare, respirare. Essere e fare. Il mio insegnante di storia dell'arte ai tempi dello IULM, Gabriele Mandel, aveva scritto un libro con quel titolo. L'essere umano ha bisogno di agire per confermare la propria esistenza, per esprimersi, per crescere. Il concetto è valido non solo applicato all'ambito della creazione artistica, ma anche alla banale pratica quotidiana. Che poi è banale soltanto nella misura in cui lo permettiamo.
Gustare di ogni giorno, di ogni giorno distillare l'essenza benefica o l'insegnamento, sono obiettivi di benessere e insieme strumenti di crescita. Purché vivere diventi l'arte in cui non smettere di cimentarsi.

27 dicembre 2003

SMS

Pare che quest'anno sia stato stabilito un nuovo record di messaggini augurali scambiati tramite cellulare.
Trovo ingiusto deprecarli come categoria, perché pregnanza e gradevolezza non possono essere mera funzione dello strumento utilizzato. Alcuni sono addirittura degni di essere conservati (e in alcuni casi lo faccio davvero). Altri meritano quantomeno una segnalazione, come lo scambio di cui sono stato testimone diretto:

[scrive lo zio, classe 1950] Previsioni meteo: prevista pioggia di baci e abbracci. Si consiglia di chiudere l'ombrello e aprire il cuore.

[risponde la nipotina, classe 1996] Previsioni del tempo: qui c'è il sole e manda una luce fatta d'amore.

25 dicembre 2003

C'era una volta...

...un gruppo che si autodefiniva di rock meticcio*. Erano entusiasti, ma poveri e disorganizzati. Così, nonostante tutti i componenti potessero già vantare esperienze precedenti e faccia tosta a sufficienza, le esibizioni si limitarono a pochi concerti, nella loro regione.
So per certo che indelebili ricordi rimangono in chi c'era, come so di gradire gli apprezzamenti che continuano a pervenire da chi non ha mai smesso di ascoltare la cassetta autoprodotta, testimonianza parziale ma significativa.
Ora quelle tracce sono scaricabili gratuitamente in rete, così chi vorrà le potrà finalmente trasferire su CD.
Sotto l'albero e col fiocchetto, eccoti dunque i Pontebragas.

* da anni mi è telematicamente impossibile aggiornare quel sito, nel quale è anche indicato un indirizzo e-mail che non esiste più.

24 dicembre 2003

La festa delle luci

Una candela che ne accende un'altra non perde nulla della sua luce.
Anzi, nel momento in cui la seconda candela si illumina, insieme generano una fiamma più grande.
...
Anche se crederai che si sia spenta, quella fiammella continuerà a brillare dentro di te e se ti farai trasparente la luce si irradierà.
Buone feste a tutti.

23 dicembre 2003

*

In me albergano sentimenti contrastanti.
Il guaio è quando svaniscono senza avere pagato la camera.

22 dicembre 2003

Immancabilmente

Riascolti un brano dimenticato e un baluginio riemerge dalle memorie sepolte. Effetti che solo la musica sa provocare sempre, essendo in grado di insinuarsi, risuonare, riverberare e rifrangendosi infrangere ogni barriera. Senza nemmeno lasciarti capire perché vada a pizzicare corde di un tempo sbagliato.
So dry your eyes
And turn your head away
Now there's nothing more to say
Now you're gone away
       (Nick Cave, Lament)

Allora asciugati gli occhi
e volgiti altrove
non c'è più nulla da dire
ormai sei andata via.
Ti solletica l'orecchio, ti apre la percezione, col bisturi della malinconia ti viviseziona lasciando pulsare nel tuo cuore aperto il senso della mancanza, immancabilmente.

20 dicembre 2003

*

Si cerca il pelo nell'uovo quando ahimè si è certi
non ne possano essere rimasti tra i denti.

18 dicembre 2003

Il Tempio del template

È un sollievo constatare che Ilenia dal vivo è ancor più simpatica di quando scrive sul blog, e che la simpatia è solo una delle sue doti.
È un sollazzo coniugare i piaceri gastronomici con l'amenità delle conversazioni, dove il discorso è un giardino di sentieri che si biforcano.
È un sollucchero poter tradurre l'attenzione reciproca in affettuosa fisicità, specialmente per chi è strafugno di natura.
È un solletico quello che ogni volta manda a segno il richiamo, spinge a esserci e induce a ribadire che con questa gente si sta proprio bene a passar le serate.
Ed è una sorpresa incontrare lì per caso un'altra blogger in incognito. Per caso... per caso lo direi se al caso ci credessi. Se era lì, ci sarà stata una ragione, come quella che move il sole e l'altre stelle.

P.S.: grazie a Mitì che ha fatto da catalizzatrice.

16 dicembre 2003

Motti e moti

In illo tempore dixit Biccio:
Per essere uno spirito libero occorre una disciplina ferrea

Questa è bella e utile, ma difficile, almeno per me che tra stoici ed epicurei non avrei dubbi. Comunque mi ci sto provando, per necessità riorganizzative. Vedremo.

15 dicembre 2003

Windows 69

Che sia stato l'anelito libertario proprio dello spirito anarchico più genuino a indurlo a volare?
La questione si pose in questura più o meno a quest'ora, allora.

[grazie Auro che ricordi]

Attualità

Alla notizia di ieri, il commento che più mi è piaciuto è quello di Roberta della Zonker's Zone:
"Constato che trovare un idraulico sotto Natale è più difficile che trovare Saddam."

14 dicembre 2003

Largo ai giovani

Un altro esercizio della Cajuina, sempre sul quadernone rosso di seconda elementare.
Invento una breve storia con queste parole: CALDO, NEVE, LETTERA, CAMINO, BABBO NATALE.

Il giorno della vigilia di Natale arrivò Babbo Natale. Aveva molto freddo e scese da un camino spento, ma era ancora caldo perché era stato spento da poco.
Babbo Natale aveva terminato tutti i regali e non ne aveva più per i bambini che abitavano in quella casa.
Fuori faceva freddo e c'era la neve.
Si avvicinò al camino per riscaldarsi un po'. E trovò una lettera dei due bambini.
C'era scritto: "Caro Babbo Natale vorremmo delle macchinine e due aeroplani giocattolo.
Babbo Natale pensò: "Oh mio Dio ho finito i giocattoli, come faccio?"
E si mise a passeggiare avanti e indietro.
Ad un tratto gli venne un'idea: "Li costruirò io!"
Li costruì con dei pezzi di legno che aveva in tasca, li impacchettò e li mise sotto l'albero di Natale e tornò a casa sua.

12 dicembre 2003

Minuto di silenzio

Milano, ore 16.37 di venerdì 12 dicembre 1969: un ordigno, composto da sette chili di tritolo, esplode nel salone centrale della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, a Milano. Il bilancio è atroce: 17 morti e 88 feriti.
Nella stessa giornata, altre quattro bombe.

Minuto di silenzio. Ne dovessimo rispettare uno per ogni strage impunita, per ogni tragedia annunciata e non evitata, per ogni ingiustizia non riparata, per ogni vergogna non cancellata, qui in Italia si parlerebbe molto ma molto meno. Forse potremmo approfittarne per riflettere un po' di più. E un po' prima.

...riflette il pensiero la realtà rispecchia pensando i riflessi le idee ripensa l'irreale esplode lo specchio riflettendo i retropensieri frantuma irrealmente la morte scintilla lo sguardo riscoppia urlando muto.

Lui ha visto la luce!

"Vedi la luce?"
"La banda..."
"Vedi la luce?"
"La banda!"
"Tu hai visto la luce?"
"Sì, ho visto la luce!"

"La banda Elwood. La banda!"
"La banda? ... La banda. La banda? La banda!"


Quale altro giorno potrebbe essere più adatto per rievocare quella scena?
Quale se non quello di santa Lucia, protettrice della vista e sorgente di illuminazione?
Con quale altra band se non la Black Sound Machine?

Dopo tutte queste domande, la risposta:
sabato sera 13 dicembre 2003 suoneremo al Busker di Vimodrone
...e Tu ci sarai.

Black Sound Machine @ Busker - via S.Anna 2 - Vimodrone (MI) - Tel. 02 25007083

11 dicembre 2003

Come promesso, la Cajuina

Francesca oggi ha riportato a casa il suo quadernone rosso della II D appositamente perché potessi ricopiare qui il suo raccontino. E io lo faccio.
Invento una storia:
Danaé e la gara dei salti sul trampolino elastico

Danaé è una ragazzina di quindici anni ed è molto brava: un bel giorno fu invitata a una gara di salti sul trampolino elastico: lei accettò ma non era capace. Allora si mise a piangere.
Ad un tratto si sentì chiamare: "Danaé!" Si alzò e si accorse che era la sua amica che si chiamava Simona.
Le disse: "Conosco qualcuno che ti insegnerà come si salta sul trampolino."
Allora tutte e due si recarono verso una foresta fitta fitta.
La sua amica la portò in una caverna. Lì trovarono uno gnomo che sapeva saltare più di mezzo chilometro. Simona disse allo gnomo: "Amico, puoi insegnare alla mia amica come si salta sul trampolino elastico?"
Lo gnomo stette un po' zitto, poi disse: "Sì, a patto che mi darai ciò che voglio."
Danaé accettò. Lui le fece imparare a saltare sul trampolino elastico.
Danaé andò alla gara e vinse la coppa dell'Italia.
Lo gnomo le ricordò le promesse fatte: disse: "Voglio la coppa." Lei l'aveva data alla sua amica e lo gnomo minacciò dicendole che siccome non gli dava la coppa avrebbe dovuto consegnargli la sua anima.
Lei pianse e lo gnomo concedette un po' di tempo.
Quando lo gnomo ritornò disse alla amica di Danaé: "Sono tornato a prendere la mia anima."
La amica di Danaé disse: "Danaé è in viaggio, torna domani." In verità Danaé aveva detto alla sua amica: "Di' che non ci sono."
Lo gnomo ricordandosi delle promesse fatte tornò ancora a casa di Danaé.
Questa volta l’amica di Danaé aveva un pugnale.
Quando aprì la porta "Zac" infilò il pugnale nel petto, lo gnomo cadde a terra e Danaé disse: "Posso uscire dal mio nascondiglio?"
La sua amica disse di sì e insieme festeggiarono contente.

Sefeifi ofon lafaifin

Hai mai giocato con la lingua farfallina? Da piccolini tra noi fratelli e sorelle ci fu un periodo in cui parlavamo quasi solo così, indispettendo gli adulti, quasi avessimo in gran dispitto loro e il loro dire. In realtà lo facevamo non per dispetto, ma per puro divertimento.
Così è oggi per gli Esercizi di stile di zop, sui quali, a dispetto del lavoro, si persevera da oltre un anno.
Con il gifiofochefettofo siamo arrivati al n. 293, traguardo da non dispettare, al quale in precedenza avevo contribuito solo con l'esercizio 21 (numero a me caro perché...).
E se uno Splinder dispettoso li cancellasse? Ne rimarrebbe purtuttavia traccia in un libro.

10 dicembre 2003

Scolaretto, guarda qui: clic

Le foto dei maestrini

[invece vedi qui]


Teresa cun i occ asot la guerda vers e mèr (...)
l'am fa avdel un'amor pers a Remin d'insteda



e du sbèi a i'ò fat du sbèi ad sageza
bute via l'America e pu guardela cun dulceza

colonna sonora: Remin da Canti randagi

08 dicembre 2003

Oh bej, oh bej

Senza bisogno di scomodarti per andare alla fiera di S.Ambrogio, potrai riservare l'esclamazione al pacchettino natalizio confezionato da Sergio e messo in rete da b.georg.

P.S.: il file è in pdf. Se non ce l'hai già, dovrai scaricare (gratis) Adobe Reader.

Aggiornamento: lo stesso file è stato reso disponibile anche da Carlo Berardelli (qui) e da Marquant.

06 dicembre 2003

Santi, fanti e canti

Ieri ho ricevuto gli auguri per l'onomastico (grazie a Pupa e a quelli della tavolata). Non me li facevano dai tempi di mio nonno Giuseppe, che da buon napoletano ricordava 'o nomme con maggiore solennità anche rispetto al compleanno.

A proposito di santi, oggi la Cajuina ha telefonato al suo amichetto Nicola (che è di Bari ma non ha mai partecipato a Sanremo) ed è stato sfizioso constatarne la disinvoltura: io in seconda elementare ero molto più timido e decisamente imbranato nei rapporti con l'altro sesso. Dovrei preoccuparmi?
In realtà, se proprio devo rifarmi a uno stereotipo paterno, preferisco essere orgoglioso sentendola leggere una storia che si è inventata come compito scolastico. Le chiederò di poterla ricopiare qui, così vedremo se Miss Francis si guadagnerà l'imprimatur dalla sua zia astrale.

Quest'ultima, lo so anche dai commenti, si rammarica di non poter assistere ai concerti della Black Sound Machine. Quello dell'altra sera ha visto una partecipazione di pubblico numericamente scarsa (da giovedì di provincia operosa e piovosa), però dal palco ci siamo dati ugualmente, divertendoci anche a inserire un piccolo tributo a Francis Vincent Zappa.
Già prima del concerto parlavamo tra di noi del desiderio di omaggiare FZ a un decennio esatto dalla sua morte, ma tra le proposte abbiamo scartato quella di Angelo. Ci siamo invece affidati all'improvvisazione, citando The Illinois Enema Bandit durante l'esecuzione di Papa's Got A Brand New Bag, in un duetto tra la mia voce e la tromba di Ivan, che ha anche accennato il tema di King Kong.

Alla prossima occasione aspetto anche chi stavolta ha confinato la sua presenza all'ambito delle telecomunicazioni, comunque graditissime.

04 dicembre 2003

Quando si corre

Cercare di sbrigarsi senza perdere di vista la qualità, dover dimenticare il sonno e tentare di recuperare energie senza voler usare additivi illegali, accontentarsi di riservare scampoli di attenzione anche a quel che più attrae: sentirsi comprimere la giornata senza per questo arrendersi all'ineluttabile. Perché c'è sempre la risorsa del pensiero, che parte come onda sottile più veloce di un destriero e perfino di un e-mail o di un sms, come sono poi venuto a sapere, rinfrancato dal gradevole stupore che una volta di più mi ha abbracciato gli ultrasensi.

03 dicembre 2003

Vivere altrove

Fermo restando il sacrosanto dire di Giorgio alla voce Gasparrea:
ha fatto l'unica (l'unica) cosa che un governo (qualsiasi governo) in democrazia non deve mai fare: porre il proprio vantaggio al di sopra di quello di coloro che è chiamato a servire.

Concordo con questa osservazione di Carlo Annese:
Il fatto è che ormai qualsiasi cosa o qualsiasi personaggio deve passare dalla televisione per dimostrare la propria esistenza. E anche chi apparentemente contesta questo ragionamento lo usa come strumento. E il teatro, mi chiedo? E tutti gli altri spazi di manifestazione del pensiero e della cultura, non contano? Non sono anche quelli spazi pubblici di aggregazione, di riflessione, di conoscenza, di pensiero (e della sua libertà)? Perché, chi vuole opporsi al potere della tv non la fa davvero, ma da fuori?

E poi magari apro un libro, accendo la radio, metto su un disco, mi sdraio sul letto... Ti parlo o ti scrivo e ricordo quel canto (gli spazi siamo noi). Poi forse ti sogno, chissà se in silenzio riparte l'incanto (o i pazzi siamo noi).

Giovedì gnocchi, oppure la BSM

Qualcuno ha detto che le migliori cose al mondo o sono illegali, o sono immorali, o fanno ingrassare. Giovedì sera cercheremo di smentirlo... almeno durante il concerto. Infatti se verrai a sentirci di sicuro non ti arresteranno, non farai niente di male, non perderai la linea. Anzi è risaputo che andare a vedere la Black Sound Machine è cosa buona, giusta e salutare.
Vero che la musica esaltante, i ritmi coinvolgenti e l'euforia comunicativa potrebbero anche indurti a perdere il controllo, ma in fondo in fondo è quello che speriamo succeda sempre: anche noi, come i fratelli del blues, sappiamo che ognuno di noi ha bisogno di qualcuno da amare, da coccolare, da accarezzare, con cui ballare, esagerare, perché... everybody needs somebody to love!

Dico dunque dove:
Marmaja - via Monte Grappa, 27 - Cusano Milanino (Mi)
tel. 026133302
giovedì 4 dicembre 2003
I need you

02 dicembre 2003

Eh già

Siccome non avevo mai abbastanza tempo, ho provato a metterne da parte un po'. Ma non v'è giara atta a conservarlo.
Va consumato così com'è, nell'unico modo possibile: istante per istante.

01 dicembre 2003

L'avverbio è servito

Sollecitato da Pietro, per il suo Vocablogario di nuovo allestimento propongo un conio da lapsus, o cazzata da ictus, a scelta:

meravogliosamente: avverbio che dà la misura dello stupore carnale, della sensualità sensibile, del compendio di anima e corpo nell'amorevole godimento condiviso.


a cura di Giulio Pianese

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