26 luglio 2003

Arrivedorci!

Mi sembra di essere su quella decappottabile col grassone e lo smilzo, a salutare senza mai riuscire a partire.
È sempre stato così per me: non voglio mai andarmene e poi alla fine non voglio tornare. Chissà se è più per la pigrizia o per il fatto che mi trovo bene dove sto, ovunque o quasi.
Ad ogni modo, sono a poche ore dal levare l'ancora (ma devo prima arrivare a Livorno per farlo davvero) ed è giunto il momento del bicchiere della staffa: un brindisi di parole come quelli che spesso si fanno alla tavolata. Salute!
Se mentre sono via hai voglia di leggere di me, fatti un giro e una sbirciata come capita, oppure più selezionata. Poi mi farai sapere e ti ascolterò volentieri.

baci e abbracci
Zu

25 luglio 2003

Grazie

Fin troppo facile dirlo, è vero, ma dato che è ancor più facile trascurarlo dando le cose per scontate, lo dico: grazie.
Grazie a te che mi leggi, grazie a te che ritorni a trovarmi, grazie a te che commenti, grazie a te che mi scrivi, grazie a te che segnali questa pagina, grazie a te che fai rimbalzare parole e idee, grazie a te che le condividi, che in accordo o in disaccordo ti disponi ad accoglierle per capirne le ragioni o il divertimento.
Grazie a te che mi sorridi, anche se lo fai solo col pensiero e da lontano, grazie a te che ti ricordi, grazie a te che nulla andrà perduto, grazie a te che c'eri, grazie a te che ci sarai.
E grazie a te che mi segui da molto (oddio, sono pochi mesi e mi sembra una vita), ma anche a te che capiti qui per la prima volta, per caso (se esiste un caso).
Grazie a te che mi lasci gli auguri, grazie a te che capisci i pudori, grazie a te che me li fai superare, grazie a te che li superi a tua volta.

Probabilmente dirti grazie non è niente di speciale, ma mi fa bene. E non ho bisogno né voglia di fare il cinico o il maledetto.

Quando mi viene da sorridere, lo faccio e basta. Quando mi viene da immalinconirmi senza motivo, cerco di accompagnare il sasso che sprofonda per vedere dove va, ma tento di riacchiapparlo un attimo prima che esca dalla mia portata. In entrambi i casi, te lo dico. Le parole faranno da velo, di sicuro, ma tu saprai farne trapelare la voce autentica.

Colonna sonora: Everybody Needs Somebody To Love

24 luglio 2003

Frasi da ascensore

Capita di non saper che dire tra un piano e l'altro, dunque è bene avere a disposizione qualche brandello di discorso già pronto, prezioso per rompere quel ghiaccio che porta a leggere e rileggere la targhetta del peso e della capienza. Te ne regalo una manciata che non può essermi utile, visto che qui per arrivare al terzo piano da quasi un secolo ci sono solo i 66 gradini (l'installazione dell'ascensore ce l'hanno bocciata perché il palazzo è invalido di guerra).

- Ha rinfrescato, possiamo abbracciarci!

- Non mi stufo di cercar colori, e lei?

- Dicono che riuscire ad attraversare il dolore può servire a raggiungere la serenità...

- Non sono mica sicuro di farcela, ma è anche lì il suo bello.

- Sono incline al ricordo dolcemente malinconico: sarà una questione astrologica.

- Ho appena conosciuto una persona di gusto: già si parla di assaggiarsi e riassaggiarsi.


Se l'ascensore si fa attendere un po' troppo o si blocca, nell'attesa prolungata è bene poter fornire qualche spunto di riflessione:

- Credo che un pochino funzioniamo come emittenti-riceventi e che le antenne ci dirigano verso chi in ciascun momento può meglio aiutarci facendo da specchio a qualche nostra sfaccettatura. E tenga presente che anche una faccia da schiaffi può avere numerose sfaccettature.

- Il pensiero positivo è fondamentale anche per poter irradiare come percezione di valore ciò che pensiamo di noi stessi. Al momento, per quanto mi riguarda vedo tante scintille e nessun faro.


Nota: se quando l'ascensore si blocca sei in compagnia di una persona che ti piace, spero non avrai bisogno né occasione di parlare.

23 luglio 2003

Uccelli da rabbia e da frontiera

Le cornacchie volano, giusto? E si fanno i fatti loro, generalmente. Ma questo è un quartiere strano.
L'altro giorno una di loro camminava sul marciapiede. Evidentemente affamata, mostrava un'inquietante dote d'intraprendenza nel voler bucare il fondo di un sacco della spazzatura. Al tentativo effettuato da Licia di allontanarla, reagiva attaccando (ma niente scene hitchcockiane, lei camminava soltanto) e incazzosa perseguiva gli umani intrusi fino a indurli alla fuga. Sintesi di Lorenzo: "C'eva una covnacchia che voleva mangiarvmi le scarvpe".

Le rondini vanno e vengono, giusto? E rispettano le stagioni, generalmente. Ma questo è un quartiere strano.
Oggi abbiamo riscontrato che per almeno una di loro la linea di confine tra mesi freddi e primavera coincide con il passaggio astrologico da Cancro a Leone. Infatti soltanto oggi è tornata al nido qui sul pianerottolo. Si vede che luglio è un mese particolare per questi volatili, almeno qui alla Bovisa - un quartiere strano.

È più o meno quello che dissi a due ospiti inglesi di riguardo che stavo portando alla festa di un'agenzia di traduzioni mia cliente. It's a queer neighbourhood, È un quartiere strano, spiegai per giustificare la compresenza a bordo di un travesta mio vicino di casa che accompagnammo fino al luogo di lavoro (il cimitero di Bruzzano). Per me fu divertente perché mentre vivevo la scena e traducevo i dialoghi pregustavo la faccia della Project Manager nel momento in cui le avrei raccontato l'episodio. Che in fondo era una semplice questione di linea di confine. E di uccelli.

Questione di frontiera e di uccelli era quella di cui Mara (considerato trans, ma in realtà non operato) mi raccontava prima che arrivassero le Inglesi. Innamorata, attendeva con ansia il ritorno in Italia da clandestino del suo ragazzo rumeno, nuovo amore con il quale si trasferirà nella sua Sicilia e smetterà di battere (al massimo prenderò un paio di appuntamenti alla settimana). Lui si regolarizzerà sposando a pagamento una lesbica e (spero) vivranno tutti felici e contenti. In culo alla Bossi-Fini. In culo non è per forza una parolaccia, può essere anche amore.

N.B. debiti: titolo.

22 luglio 2003

Bagagli e frattaglie

I giorni che precedono la partenza per le vacanze sono sempre quelli in cui si accumulano miriadi di problemini da risolvere, questioni da affrontare, impegni da soddisfare.
Non faccio eccezione: sabato partiremo e non vedo la luce del tunnel, l'uscita dal ginepraio, la fine dell'apnea... Anzi, oltre alle menate lavorative, contabili, fiscali e alle solite incombenze quotidiane e familiari mi ritrovo nella scomodità del nudismo casalingo forzato, scevro da ogni valenza di sensualità e ricoperto invece di creme e unguenti (ha ragione ranafatata, nei commenti di ieri).
Comunque alla fine ce la farò, magari anche ad aggiornare le Reti relazionali (con i contributi di Herzog e laura756) e a inserire la Black Sound Machine nel database di Sonorika (grazie ad analize per la dritta).

21 luglio 2003

Giusto per salutare

Il serpe muta la pelle, io invece dovrei mutare il cervello per ricordarmi di proteggere l'epidermide dai raggi solari. Proteggerla sempre, anche quando il divertimento fanciullesco chiama come è successo ieri in una piscina del biellese, in mezzo al verde incoronato dalle montagne e dotata di scivoli vari per fracassarsi ridendo come matti insieme ai bambini.

Oggi vorrei ringraziare come si deve per tutti gli splendidi auguri ricevuti, invece sono alle prese con il Foille, dopo che le creme idratanti si sono rivelate insufficienti e il rimedio della patata di Mitì troppo laborioso per la mia pigrizia. Cosa avete capito? Non la patata di Mitì, ma il rimedio da lei gentilmente suggeritomi, che riporto per chi un giorno dovesse trovarsi nelle mie condizioni odierne: prendi una patata, sbucciala e raschiane la polpa facendone una pappetta. Posala sulla parte bruciata, e quando sarà calda toglila e mettine di nuova.

Per ora rimando anche il racconto del Tom party di ieri sera... Prima devo trovare qualcuno disposto a spruzzarmi lo spray sulla schiena senza pretendere di mirare al fondo. Schiena.

P.S.: un primo resoconto del Tom party si trova qui e ci sono anche le prime foto.

17 luglio 2003

Link dal volto umano / 2

Rieccoci alle quattro domande sulle Reti relazionali:
1) Quali sono i blogger che avete conosciuto di persona?
2) In quale occasione è avvenuto il primo incontro?
3) Ve ne sono alcuni che conoscevate da prima di leggerli in rete?
4) Avete mai indotto qualcuno ad aprire un blog? Chi?

Prima di continuare il racconto che risponde al primo quesito, apro le altre due buste:
3)
Qui non si può mai essere sicuri, come insegna la sorpresa di Pizia per InDue nell'episodio narrato in Mondo Blog.
Comunque di sicuro conoscevo già Schiaffo (h2so4) per storie di pallavolo e musica; ranafatata, compagna di scuola mai persa di vista malgrado le distanze (il mare in un bicchiere); vocebionda (SorrisoBlu), conosciuta un anno fa a un concerto della BSM. E sempre a un concerto mi presentarono una persona che solo dopo oltre un anno identificai come Severine.
4)
Tre nick a battesimo finora: ho convinto ranafatata a regalare al mondo i racconti di viaggio che mi mandava, ho aiutato vocebionda ad aprire pubblicamente il suo cuore dolorante, ho coinvolto zagaraulente nella convivialità della tavolata.

(continua)

Ehi: già una quarantina di persone hanno risposto, tu cosa aspetti? Se ti va, rilancia le domande dal tuo blog e fammelo sapere.

16 luglio 2003

Carmen è un nome romagnolo




Gli auguri di buon compleanno alla mia mamma oggi partono anche da qui, perché le voglio bene e non mi vergogno a dirlo.

15 luglio 2003

Ancheggiamenti virtuali?

In questi giorni alcune persone mi chiedevano notizie sulla Signorina Silvani. Ribadisco che non ne conosco l'identità, sebbene nutra qualche benevolo sospetto. È un personaggio che apprezzo e ho la sensazione che sia animato da una persona di notevole spessore umano (presumibilmente femmina - l'ipotesi non è oziosa dopo il caso di ).

Oggi, insieme a diversi altri destinatari, ricevo la seguente missiva:

----- Original Message -----
From: "Signorina Silvani"
Sent: Tuesday, July 15, 2003 1:42 PM
Subject: saluto
Miei cari dottori, dottoresse, stagiste ecc,
la vostra Signorina Silvani ha deciso di prendersi, per motivi di vita reale, una pausa di riflessione; credo che questo sia il momento migliore, tra poco tutti andrete in vacanza, chiuderete i vostri blog e quindi il websilenzio sarà reciproco.
Può darsi che a settembre ritorni, o forse no. Ma sappiate che vi ho voluto e vi voglio molto bene, quanto siete riusciti a volermene voi, nonostante la mia assoluta e totale virtualità. E forse è proprio per questo che mi avete tanto amato.
Vi abbraccio tutti, con tantissimo affetto.
Vostra
SiSi
(si allontana ancheggiando impercettibilmente)


C'è anche una chiosa (tagline in italiano), la stessa delle precedenti epistole elettroniche e che mi fa sempre un certo effetto:
"Guardati da ciò che desideri perché finirai con l'ottenerlo" (Ralph Waldo Emerson)

Che dire? Grazie di tutto. Speriamo di riaverla presto tra noi, impersonando la medesima figura o un'altra, o magari anche comparendo nelle vesti "reali" (su questo aggettivo potremmo scrivere qualche tomo... magari un'altra volta).

Link dal volto umano

Come qualcuno sa già, sto raccogliendo in una pagina chiamata Reti relazionali le risposte a quattro domande sulle interazioni fisiche tra le persone che scrivono in rete usando lo strumento blog.
1) Quali sono i blogger che avete conosciuto di persona?
2) In quale occasione è avvenuto il primo incontro?
3) Ve ne sono alcuni che conoscevate da prima di leggerli in rete?
4) Avete mai indotto qualcuno ad aprire un blog? Chi?

Oggi tocca a me rispondere e comincio a farlo qui:
1)
PRIMA PUNTATA
Entro in una sala a conferenza iniziata e mi domando a chi corrispondano tutti quei volti sconosciuti, quali appartengano a persone già familiari per averne lette le parole con cadenza pressoché quotidiana. Ipotesi, deduzioni, intuizioni, domande dirette: ogni metodo è valido, visto che non esistono i cartellini con nome e URL.
All'intervallo saluto Gaspar Torriero, che avevo identificato grazie al suo portatile; Rillo, in incognito sui pattini e che alla sorpresa di essere riconosciuto (da qualche parte in rete avevo trovato una sua foto) reagisce presentandomi Leonardo, la mitezza fatta intelligenza dialettica. A seguire stringo la mano a Carlo Annese, Massimo Mantellini, Massimo Morelli, Paolo Valdemarin, Giuseppe Granieri (già visto in foto), Matteoc (con il quale ci eravamo scritti per Letture e riletture e per UBW). Discorro un pochino con b.georg, che mi allarga il cuore avendo la memoria e la bontà di ringraziarmi per un vecchio messaggio di incoraggiamento.
Poi di nuovo tutti seduti. Alla fine brevi riconoscimenti reciproci con Fatakarabina e con il convitato Marco Rosella (Gr0ucho3).
La conclusione della serata è già stata descritta, documentata e battezzata: la birra sotto la pioggia. Oltre ad alcune delle persone già menzionate, a sorbirla c'erano anche Christian Fusi (Futablog), non ancora alle prese con l'arte della fotografia digitale di cui ebbi a beneficiare in seguito; Sergio (Squonk), che non aveva ancora aperto la sua misteriosa valigia; i genovesi Cristiano Siri (OninO) e Andrea (Il Tao dei blog); Lorenzo di Lulop (alias il server di skipintro); il vanbasten della blogosfera Massimo Moruzzi (dot-coma), con il quale due mesi dopo avrei viaggiato fino all'Enterprise.

(continua)

Nota: l'espressione link dal volto umano è di Beatrice Corato, in arte mariemarion, che l'ha generosamente appioppata alla mia persona facendo addirittura proseliti.

14 luglio 2003

Liberté, Egalité, Fraternité

14 luglio: dal motto del 1789, l'ideale di un mondo senza schiavi, di uno Stato laico, non più popolato da sudditi o da fedeli, ma da persone con eguali diritti. In grado di evolversi in cittadini maturi e forse un giorno di abbracciare la fratellanza, ossia la piena consapevolezza della condizione umana... proprio come sta sottolineando la diretta di France 2, perfetta nel massacrarmi le utopie con le parate militari.
Non tutte le speranze però si smarriscono, anzi, sono sicuro che prima o poi l'essere umano vorrà elevare il suo sguardo. Magari stasera, per i fuochi d'artificio.

12 luglio 2003

Scrivere anche in sogno

Al risveglio stamane andavo cercando quel foglio di giornale su cui la notte avevo scarabocchiato alcune fondamentali intuizioni. Nel rincoglionimento dell'alba biologica mi stupivo di non trovarne traccia, poi con la dovuta lentezza mi sono reso conto di avere sognato quella scena e di non ricordare affatto che cosa avessi scritto.
Questo smarrimento non mi costerna, perché ricordo le lezioni dei libri e della vita. Al luna park, per esempio, dove la tizia del tiro a segno osservava che ogniqualvolta finiscono i colpi nel fucile ad aria compressa, secondo il cliente il tiro mancato era sicuramente un centro. Oppure in una risposta di Hitchcock a Truffaut che lo intervistava, quella del regista che svegliatosi nel cuore della notte con un'idea geniale, ansioso ed entusiasta la appunta su un foglietto lasciato appositamente sul comodino e quando al mattino va a guardare questo nuovo spunto per una fantastica storia, legge: "Un ragazzo incontra una ragazza".
Nessun rammarico dunque per le parole perdute. Considerazione invece per la forma mentis che porta a scrivere o a desiderare di farlo in ogni momento della vita. Quasi come gli scrittori autentici di cui riferiva Bea tributando un giusto riconoscimento a b.georg. O più modestamente, un sorriso sulla deformazione che porta a formulare i pensieri direttamente in forma di postLeonardo).
Comunque la si metta, ammettiamolo: siamo malati di scrittura. Eppure, contenti di esserlo. Perché scrivere non è solo osservare ma anche conoscere, non solo descrivere ma anche confessarsi, non solo dare forma verbale alle sensazioni ma creare lo spazio interiore per svilupparle. Perché scrivere aiuta a crescere e io sono ancora troppo basso per non sentirne il bisogno.

P.S.: nei commenti (leggeteli, ne vale la pena) Leo mi fa notare che la frase da me attribuitagli è in realtà della Pizia. Spostiamo dunque la consonante: LEO > ELO e poniamo così rimedio alla mia approssimazione, dovuta all'aver citato a memoria senza la possibilità di controllare, privato com'ero del mio abituale collegamento.

11 luglio 2003

Bicinbovisa (bici in Bovisa)

Or ora è passata la Critical Mass sotto le mie finestre, chissà se c'erano anche Auro e Marquant... Dopo essere salito a farsi un giretto nella stazione FNM Bovisa, il flusso di bicicli se n'è uscito per dirigersi a nord, lungo via Bovisasca. Tra le curiosità, una bicicletta che trainava un mini sound system, qualche tandem tradizionale e uno messo in orizzontale, stile pedalò direi.

Aggiornamento di mezzanotte: ripassano, diretti di nuovo verso il centro città. Sono un po' sfilacciati ora. C'è anche una bimba sul seggiolino posteriore di una bici. Qualcuno pedalando chiacchiera e ride. Guardo un po' loro e un po' la luna, bella.

10 luglio 2003

Ci vieni?




In luglio a Treviglio stavolta ti voglio
al resto dai un taglio ti spiego perché

restar sulla soglia come chi non sceglie
sarebbe uno sbaglio lo vedi da te

ma tu con orgoglio cammini da un miglio
e dici non voglio più tanghi e caschè

non è mica un raglio che accende le voglie
ci vuole di meglio e già sai com'è

il dubbio ti coglie, innalzi per sbaglio
il tuo sopracciglio: "E questo cos'è?"

Sarà come un maglio che al cuore ti piglia
la musica è voglia e ti dico che

se cerchi il subbuglio aggira lo scoglio
e vieni a Treviglio a cantare con me.



Domenica 13 luglio 2003 dalle ore 21:45 alle ore 23:30 Black Sound Machine in concerto al Four Team Summer Village a Treviglio (BG) [zona fiera - ex Foro Boario] (il locale è una pizzeria, quindi prima del concerto potrete cenare).

Il repertorio come sempre comprende R&B, soul, funky, r'n'r... e sul palco troverete: Zu (voce); Marina, Roberta, Sara (voci e cori); Ivan (tromba); Sergio (sax contralto); Reinhold (sax tenore); Matteo (chitarra); Alfredo (tastiera); Luigi (basso); Roberto (batteria).

09 luglio 2003

BlogTree

Nel sito che presenta la genealogia dei blog, ho visto che oggi è il "compleanno" di BrodoPrimordiale: auguri!
Per chi se le fosse perse, ricordo due interviste a Carlo Berardelli, il colpevole di quanto sopra: una pubblicata su BlogOltre e l'altra su Il sentiero giusto.

08 luglio 2003

Sapori

Nella settimana in cui nacqui entrava in classifica Sapore di sale.
Solo dopo molti anni imparai ad apprezzare davvero quel sapore, a godere dell'asciugarsi del mare sulla pelle e a scrivere di bocche di salsedine.
D'altronde, da piccolo erano parecchi i sapori che non mi aggradavano: ero schizzinoso e di scarso appetito, al punto da indurre mia madre a pregare perché io mangiassi (devono averla ascoltata, ora sono goloso di tutto).
Due cose invece mi sono sempre piaciute tantissimo, nelle varie configurazioni che natura e arte ci regalano. Di queste, la seconda è il gelato.

07 luglio 2003

La Signorina Silvani




Lei si aggira, non la senti
ma ti legge senza posa
poi compare nei commenti
dolce tenera affettuosa

Quando sei di umore nero
e t'incazzi a più non posso
ti rallegra per davvero
con il suo vestito rosso

Poi riparte, la Silvani
ti saluta con le anche
ma ricordi le sue mani
lievi delicate bianche

Se il tran tran non dà respiro
se in ufficio manca l'aria
per lenire il tuo sospiro
ti ci vuol la segretaria!



La Signorina Silvani, che oggi compie gli anni, non ha un blog, ma fa sentire la sua presenza nei commenti. Oltre che qui e nelle vecchie pagine di Verba manent dove ha fatto la sua comparsa molto di recente, la si trova in pianta stabile da Herzog, il suo capo, ma spesso anche nel blog di Squonk, in quello di Spiritum (già dalla vecchia versione), in Forza Idillio. Inoltre ha lasciato traccia da Achille, da [falso idillio], da vocenarrante, da Buba, da egovirtuale. Senza dimenticare Rolli, e Gilgamesh, e personalità confusa. Poi Lizaveta, Briciolanellatte, jorma...

(l'elenco è aperto agli aggiornamenti che vorrete segnalarmi)

06 luglio 2003

Le parole rimangono

Il secondo anno di queste pagine inizia così.
Per me che tendo a impigrirmi su quel che c'è, cui m'affeziono sempre troppo, avviare qualche piccola modifica è già molto.
Ho anche provveduto a semplificare l'indirizzo eliminando il trattino basso, quel fastidioso underscore che causava problemi di accesso a diverse persone.
Dunque il nuovo URL di Verba manent è questo: http://giuliozu.blogspot.com/.
Se vorrai continuare a seguirmi, ci sarò.


a cura di Giulio Pianese

scrivimi